Delta del Po
Delta del Po
1 ottobre
In un baleno
Cammino sulle terre più giovani d'Italia, che hanno al massimo 400 anni. Sono nate quando la Serenissima decise di deviare il corso del Po, per evitare che insabbiasse la laguna. Ma anche per insabbiare a sua volta la zona in cui il Papa avrebbe voluto costruire un porto, che le avrebbe fatto concorrenza
Diario di viaggio
Cammino sulle terre più giovani d'Italia, che hanno al massimo 400 anni. Sono nate quando la Serenissima decise di deviare il corso del Po, per evitare che insabbiasse la laguna. Ma anche per insabbiare a sua volta la zona in cui il Papa avrebbe voluto costruire un porto, che le avrebbe fatto concorrenza. Oggi sono contese tra la terra, il fiume salmastro e il mare, che alternativamente si aggiudicano l'incessante battaglia, con vittorie solo provvisorie.
In questo labirinto di canali, cordoni di sabbia, paludi e canneti fangosi non si può girare a piedi, come faccio di solito, anche se una volta esisteva gente che ci abitava, tra zanzare e malaria. Ci affidiamo a un pescatore, che con la sua barca a fondo piatto ci scarrozza negli angoli più infrascati, che solo lui e i suoi compari conoscono.
Ci porta nella Sacca degli Scardovari, dove allevano i molluschi. Ci mostra un edificio che oggi è nella palude: una volta quella zona erano una risaia. Poi però, dopo che il livello del suolo si era abbassato per via delle estrazioni di metano, l'alluvione del 1966 lo riconsegnò alla laguna. In effetti non sono poche le minacce a questo fragile ecosistema: la centrale elettrica di Porto Tolle o la caccia agli uccelli protetti, in deroga alle norme comunitarie, ad esempio.
Ci mostra le tante specie di uccelli che vivono qui, in permanenza, stagionali o in transito. Si incunea nel dedalo di canali tra i canneti («a volte mi sono perso anch'io») e ci porta all'Isola dell'Amore, dove sorge il faro di Goro.
A sera, al ritorno, incrociamo dei suoi colleghi che stanno traendo a bordo le reti.
Anche se si sta quasi sempre seduti e non ci si può muovere liberamente, questa gita ha un fascino irrestibile e la consiglio senz'altro agli amanti dell'escursionismo. Meglio ancora se si può trascorrere una notte fuori stagione accampati al faro.