Norcia-Cascia

Piana di Santa Scolastica

25 maggio


Norcia - Piazza san Benedetto
Norcia - Piazza san Benedetto

Diario di viaggio

Dopo la spartana colazione all'ostello, il viaggio comincia con l'attesa che apra il negozio del monastero di San Benedetto, per ottenere il timbro sulla credenziale. Entro nel paese da Porta Ascolana insieme a persone venute col bus a lavorare qui. Nei pressi della porta ricordavo, dal mio trek nei Sibillini di qualche anno or sono, un negozio di prodotti tipici che mandava in ciclo continuo l'inno «Branca Branca Branca, Leon Leon Leon!». Il negozio è sempre lì, ma il titolare deve essersi stufato del tormentone, oppure lo riserva per i mesi turistici. Questo e i molti altri esercizi simili emanano una penetrante fragranza di pecorino e salumi.
Tutti quelli che entrano dalla porta si conoscono e si salutano. Il rito dei buongiorno, che nei miei giorni feriali comincia solo quando giungo sul posto di lavoro, dopo oltre un'ora di autobus e attese tra gente dall'aspetto ormai familiare, ma sconosciuta, qui invece parte dalla strada. Oltre ai locali, incrocio un gruppo di signore inglesi vestite da escursionismo, che si dirigono alla spicciolata verso un autobus che si trova fuori da una porta e le condurrà a un'escursione sui Sibillini, immagino. Indossano piccoli zaini di giornata; io invece ho lo zaino da 50 litri e le mutande appese a lato, perché ieri sera pioveva e l'umidità non mi aveva permesso di asciugarle. Tra un rovescio e l'altro ero riuscito ad andare dall'autobus all'ostello e poi da lì al ristorante, dove avevo fatto il pieno di lenticchie. Finalmente verso le 21 aveva smesso di piovere ed ero riuscito a scattare qualche foto alla piazza, che la sera era deserta, senza tutte le auto che di giorno circolano per le vie del centro storico.
Compro un po' di pane in un forno che vende anche prodotti esotici, come il pane con il sale. Sono poi il primo cliente del negozio dei monaci. Mi apre un sorridente monaco irlandese, calvo, con una lunga barba rosso fuoco. Timbra la credenziale e mi scrive in latino il nome del luogo di partenza.

Dopo le 10 mi dirigo verso la stradina, che si inoltra nella piana di Santa Scolastica, costeggiando i capannoni dei salumifici, un cementificio deserto ma non abbandonato, finché l'urbanizzazione si allontana. Attraverso allora una piana verdissima, di campi di grano e prati chiari fioriti di papaveri e fiordalisi. Tutt'attorno morbide colline ricoperte di boschi verde scuro. Qualche quercia imponente bordeggia la pista che sto percorrendo. I Sibillini sono già immersi nei cumuli che si vanno formando.
A Piediripa svolto a destra e comincio a salire dolcemente su una pista ghiaiosa, tra fitte foreste di querce e fioriture di ginestre, maggiociondoli e del profumatissimo caprifoglio, che sniffo avidamente, come del resto avevo fatto con le inebrianti ginestre. Prima di Ocricchio cammino all'ombra di querce secolari. Faccio una breve puntata alla minuscola frazione, che è pressoché deserta. Dopo un bivio la strada sale un po' più ripidamente. In cima incrocio un contadino con un trattore carico di legna: da queste parti si usa molto riscaldare a legna, che dalle zone più isolate è trasportata a valle anche a dorso di mulo. Il trattore è seguito da un fuoristrada frettoloso, il cui guidatore impreca contro il contadino, fuma, telefona e sgomma via.
In cima alle colline c'è spazio per qualche ampia radura. Dove la pista prende a scendere, c'è una fonte con qualche tavolo e panca. Un ottimo posto per mangiare qualcosa seduti comodi.

Nel primo tratto di discesa sono in corso dei lavori sugli alberi; ci sono dei macchinari, anche se non vedo nessuno. Poi però mi viene incontro una Panda 4x4 con una persona a bordo. Scendo moderatamente per un tratto, poi la pista spiana. Avanzo in un bosco piacevole, che però non offre lati entusiasmanti: un'eccellente occasione per abbandonarsi a pensieri introversi. Anche se non parlo, nella mia testa c'è il troppo rumore dei miei pensieri, che copre il silenzio dei boschi e il canto degli uccelli. Solo una poiana che mi volteggia sopra mi desta dal torpore meditativo. Fogliano, il primo borgo da attraversare in discesa, è fatto di case nuove, suppongo post-terremoto. Poi una sterrata ripida e il latrare dei cani da caccia chiusi in un recinto introducono le poche case di Palmaiolo.
L'ingresso in Cascia è un po' del cavolo, perché l'espansione urbana ha cancellato la viabilità campestre, ma è apprezzabile la scelta della guida di entrare dalla porta Leonina, anziché dal piazzale del bus dei turisti, che vedrò più tardi. Davanti alla chiesa fervono i lavori per lo smontaggio dei tendoni, tesi per la festa patronale di pochi giorni fa. Perdo per pochi minuti la visita guidata al monastero di Santa Rita e purtroppo quella successiva è troppo tardi, perché nel frattempo c'è la messa; decido allora di rimandare la visita all'indomani. La suora che mi timbra la credenziale è molto gentile; è incuriosita e anche moderatamente preoccupata dal mio viaggio solitario, un po' come una zia premurosa. Vado in chiesa, che è davvero pacchiana: starebbe bene a Las Vegas. In genere tutta Cascia non mi è piaciuta: il centro sembra qualcosa tra un parco a tema religioso e un centro commerciale per pellegrini, mentre la collina di fronte è negrarizzata da villette costruite con i soldi del terremoto. Provo a salire alla chiesa di Sant'Agostino, in cima al paese, dove ci sono degli affreschi, ma la trovo chiusa.
Per arrivare al posto tappa devo fare ancora un po' di chilometri, perché stasera dormo nell'agriturismo di una cooperativa agricola fuori paese, dove mi aspetta un'ottima cena con i loro prodotti. L'albergone per pellegrini accanto alla basilica non mi ispirava. Uno dei gestori è molto attratto dal cammino, ma anche un po' intimorito, perché non deve essere un gran camminatore.

Galleria fotografica

Norcia - Piazza san Benedetto
Norcia - Piazza san Benedetto
Norcia - Teatro
Norcia - Teatro
Piana di Santa Scolastica
Piana di Santa Scolastica
Piana di Santa Scolastica
Piana di Santa Scolastica
Piana di Santa Scolastica
Piana di Santa Scolastica
Piana di Santa Scolastica
Piana di Santa Scolastica
Tra Norcia e Cascia
Tra Norcia e Cascia
Ocricchio
Ocricchio
Tra Norcia e Cascia
Tra Norcia e Cascia
Tra Norcia e Cascia
Tra Norcia e Cascia
Valle Tezze
Valle Tezze

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Sergio Chiappino

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